giovedì 18 agosto 2016

un cuore bambino

18/08/2016

 Io che leggo i
cieli nelle
pozzanghere
e che gioco con
le nuvole
vorrei le ali
alle parole
e non piedi sanguinanti;
inspiegabili
colori su ogni
fiore di campo
e mille fantasie
a tenere insieme
per ogni poesia
i tanti lembi
della pazzia.

(francesco 1999)

martedì 16 agosto 2016

Dove sta il tramonto?

Una pietra sull'altra
e poi ancora una;
il sole lì, con la sua
ombra a toccare un
orcio panzuto
gira intorno a
quel totem
stando attento
che non venga giù.

(francesco 1999)

sabato 13 agosto 2016

il vangelo della domenica 17/08/2013

13/08/2016

XX Domenica del Tempo Ordinario (C) Lc 12, 49-53
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». 
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L'esperienza della vita ci porta a capire i fenomeni naturali, ma la storia ci insegna qualcosa? Molto probabilmente la storia ci insegna, ma siamo troppo distratti dalle nostre convinzioni che non riusciamo a guardare né indietro né avanti e sicuramente meno ancora il momento che stiamo vivendo. La storia ci ha insegnato che ogni volta che una civiltà giunge a vivere nella lussuria e nella mollezza dei costumi crolla. La società occidentale vive in questi tempi i guasti dovuti proprio alla lussuria, alla dissolutezza, alla mollezza dei costumi, ma siamo incapaci di capire. Così come siamo incapaci di capire i tanti miracoli che ogni giorno avvengono. Siamo incapaci di leggere che il Regno di Dio vive in mezzo a noi, così come gli israeliti lo erano nei giorni in cui Gesù viveva in mezzo a loro. Sempre di più l'angoscia della vita quotidiana ci attanaglia, ma non cerchiamo nemmeno ciò che è meglio per noi, ma solo quello che ci offre l'emozione di un attimo, siamo alla ricerca continua di ciò che crediamo bene, ma è solo piacere. Il vero bene è un fuoco interiore che porta gioia e non disperazione, che porta appagamento e non senso di vuoto, un fuoco che ti spinge all'altruismo, alla disponibilità, alla comprensione, all'ascolto, all'abbraccio continuo a chi ti sta attorno. Il vero bene è il fuoco dello Spirito che ti spinge ad amare. Ecco perché Gesù è segno di contraddizione, perché Gesù è il bene che si contrappone a tutto ciò che ha parvenza di bene ma è solo piacere con il cuore imbottito di male. E' Gesù che dobbiamo cercare per vivere i suoi insegnamenti è con Lui che dobbiamo accordarci per non essere trascinati in giudizio. (francesco)

sabato 6 agosto 2016

vangelo lc 12, 32-48

06/08/2016







In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
 


("Il cuore dell'amore non consumo. La tavola pronta e i servi:  servire dalla gioia, mangiare la preghiera e bere! Riceva Te attraverso gli abbracci! Grazie Gesù!") francesco

mercoledì 3 agosto 2016

Messaggio del 2 agosto 2016 (Mirjana)


Messaggio

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