giovedì 1 febbraio 2018

Il Vangelo della Domenica

04
feb
2012
Marco 1,29-39
Quinta domenica del Tempo Ordinario
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
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Gesù si ritira in luogo deserto a pregare, Gesù si mette in contatto con il Padre. Quante volte la notte davanti a Gesù Eucarestia  snocciolio Ave Maria e nomi e situazioni di amici e conoscenti e parrocchiani e mie personali, ho impressioni che io stesso crei un vento vorticoso fatto di tantissime cose e che disturbi persino il silenzio di quegli incontri, di quel contatto. Ho quasi paura di sentirmi dire: devo andare altrove perchè devo ascoltare altri. Vorrei che mi porgesse una mano, vorrei sentirmi dire ti ascolto. Leggendo questo passo del Vangelo ho la certezza che Gesù ascolta, che si lasci disturbare volentieri, che è pronto a guarire chiunque, chiunque gli chiede di guarire con cuore sincero. Nel tempo in cui Gesù è visibile in mezzo a noi, le donne non contavano affatto, pubblicamente stavano in disparte, nessuno pensava loro, Gesù non solo guarisce le donne ma permette che diventino discepole, si lascia servire. Nessuno pensi di non essere degno di Dio, Gesù infatti ci insegna il contrario: per Lui gli ultimi sono PRIMI!

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BUONA PASQUA

  PER TUTTI VOI: BUONA PASQUA E TANTA GIOIA, HALLELUJAH!