PENSIERI
(Marzo 1980 - Luglio 1982)
A distanza di tempo rovistando tra le mie poesie ritrovo queste tre, dettate da considerazioni fatte sul comportamento dell'uomo, sulle mie esperienze; e credo di poter ancora affermare che gli uomini spesso si smarriscono non appena la scorrevolezza della vita viene interrotta o viene a mancare. Un affare andato a male, una malattia, una lite, un rimbrotto del datore di lavoro e così via, sino a quando il tempo non ne porrà fine. L'uomo sicuro, spavaldo, almeno, nei momenti in cui parla con amici e conoscenti si affievolisce, si rimpicciolisce, si compatisce nelle avversità; piccole o grandi che siano. L'uomo: ciarliero, criticone; l'uomo: sapientone; accetta spesso e volentieri la vita che altri gli impongono. Il mezzo? Uno solo: la parola!
Terme V. 27/07/1982
PENSIERI
E' insito
nell'essere
umano
affondare
al lieve
sospiro d'un
niente
II
Avere il lume
delle lucciole
fa parte
d'un gioco
potente,
a noi basta
giocare
senza capire.
III
Ciò che spesso
accade:
prostituirsi
nella schiavitù
per una lira in più
e stringersi
nella mente
sacrificarsi
per un niente.
(francesco)
Titolo: Dormiveglia?
stampare il mese di ottobre 1984 - Magalini Editrice - Brescia - Rezzato
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