giovedì 25 luglio 2019

Messaggio della Regina della pace 25/07/2019

"Cari figli, La mia chiamata per voi è la preghiera. La preghiera sia per voi gioia e una corona che vi lega a Dio. Figlioli, verranno le prove e voi non sarete forti ed il peccato regnerà,  ma se siete miei, vincerete perché il vostro rifugio sarà il Cuore di mio Figlio Gesù. Perciò figlioli, ritornate alla preghiera affinché la preghiera diventi vita per voi, di giorno e di notte. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

giovedì 18 luglio 2019

'Na Funtana


21
apr
2012
Diu è comu ‘na funtana
chi latti e meli d’una a saziari
e ogni omu di qualsiasi campana
si voli, li poti accattari;
ma non ci voli nè oro, nè dinari,
sulu a testa avi a calari.
Già l’anticu Ebreu ‘ndu dicia
quantu beni Diu ‘ci facia.
Puru un profeta cantava la lodi
da so’ pacienzia e di materni modi.
Puru Gesù di supra la cruci
eppi pi nui paroli duci,
e quantu guai e suffirenzi
pi si ‘cattari li nostri cuscienzi.
Eni chistu di Diu l’amuri:
basta l’omu mi apri ‘a fucina,
mi ci cunta li guai e li peni,
jazza l’occhi: Misericordia divina!
Scindi subitu un focu d’affettu,
‘na vampata chi cancia l’aspettu! 

(francesco)


                 Dio è come una fontana
                  sgorga latte e miele fino a saziarsi
            e ogni uomo di qualsiasi cultura e ceto
                                  se vuole può comprare
               ma non ci vuole né oro né denaro,
                                  Solo la testa devi abbassare.
                       Già l’antico Ebreo diceva
                            quanto bene Dio ci faceva.
            Pure un profeta ne cantava le lodi
        della sua pazienza e di modi materni.
                        Pure Gesù, da sopra la croce
                                   ebbe per noi parole dolci
                           e quanti  guai e sofferenze
                    per comprare le nostre coscienze.
                      E’ proprio questo il Dio d’amore
                  basta che l’uomo mi apra il suo cuore, 
                          ove conta i guai e le pene.
              apri gli occhi: Misericordia divina!
               Scendi subito un fuoco d’amore
           una vampata che cambia l’aspetto.

Ciao Gigiù e sempre tanta gioia!

sabato 13 luglio 2019

Il Vangelo della Domenica


13
lug
2013
XV Domenica del Tempo Ordinario (C) Lc 10,25-37
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?".  Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso". E Gesù: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?". Gesù riprese:
"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.  Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa lo stesso". 
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"E si prese cura di lui". L'intervento del samaritano non si ferma ai primi bisogni del malcapitato, ma si prende cura, si ferma ad accudirlo nel tempo, nonostante dovesse proseguire il viaggio si ferma a prestare le sue attenzioni, spende il suo tempo per quest'uomo bisognoso. Spendere il proprio tempo per gli altri è quasi impensabile nella vita frenetica dei giorni nostri, ma siamo pronti a spendere ore e ore davanti ad un pc o davanti alla tv o davanti allo specchio, tempo per noi stessi, per il riposo, per le vacanze, per i divertimenti, ma cinque minuti da perdere col vicino di casa per ascoltare le sue lamentele pesano come un macigno e non passano mai. Quante cose possono imparare i bambini ad ascoltare un nonno, ma gli aneddoti di un passato si perdono nel mutismo dell'indifferenza. Chiusi dentro i nostri dolori perché non c'è più nessuno disposto ad ascoltare, persino gli amici che di tanto in tanto ci chiamano per chiederci come stiamo ci danno un senso di fastidio, siamo tutti indirizzati lungo la via del non ho bisogno di nessuno, perché basto a me stesso. Ma così non è! Abbiamo bisogno di chi si prende cura di noi e noi abbiamo bisogno di prenderci cura degli altri se non vogliamo diventare legno marcio. Ma chi è il mio vicino?  (francesco 13/07/2013)

venerdì 12 luglio 2019

Giullare



08
dic
2010
Ho mal sopportato un giullare di Dio stasera, ma ho capito solo ora che è un benedetto, in realtà a pensarci bene più che lui è stata la banda che ha suonato a sproposito coprendo e interrompendo i pochi momenti di preghiera. L'aver saputo lo smandamento di un confratello, molto probabilmente mi ha mal predisposto, perchè in realtà a pensarci sopra avrei potuto affiancarmi a lui, sdragionarci  insieme e ballare in mezzo alla strada innalzando la preghiera più gradita: quella gioisa che nasce dal cuore
(francesco)

venerdì 5 luglio 2019

La mia vita


La mia vita non è semplice, lavorare tante ore e studiare.  Una famiglia, la mia moglie e due figlie, due generi e quasi tre (pronti)  nipoti. Ordinato: diacono e servizio nella chiesa. Il primo infarto 2001 e il secondo 2013-2014 è malattia: infarto e ictus, attraverso queste cose: epilessia e afasia e piene di pillole. Dormire quasi niente, cado tante e cerco per educare il mio cervello e non solo, vasto del sangue di cervello. Ancora per copiare le parole e leggere; non riesco i numeri, le ore, le giornate e riesco i nomi e cognome, il mio fono; udire si, e capire per comunicare con la bocca lenta e non riesco con comunicare con la voce veloce. Ricordo tante e pensieri e vorrei un libro, ma non mi piace per scrivere, ma vorrei tante poesie, la mia lingua siciliana: quasi persa. I bambini comunicare con la lingua italiana e le parole vecchie, siciliane, nel mio archivio ma non riesco per scendere le parole e M…..! Non ira, vorrei!!!

(francesco)

martedì 2 luglio 2019

Medjugorje

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE A MIRJANA - 2 Luglio 2019
“Cari figli,
secondo il volere del Padre misericordioso, vi ho dato ed ancora vi darò segni evidenti della mia presenza materna. Figli miei, essa è per il mio desiderio materno della guarigione delle anime. Essa è per il desiderio che ogni mio figlio abbia una fede autentica, che viva esperienze prodigiose bevendo alla sorgente della Parola di mio Figlio, della Parola di vita. Figli miei, col suo amore e sacrificio, mio Figlio ha portato nel mondo la luce della fede e vi ha mostrato la via della fede. Poiché, figli miei, la fede eleva il dolore e la sofferenza. La fede autentica rende la preghiera più sensibile, compie opere di misericordia: un dialogo, un’offerta. Quei miei figli che hanno fede, una fede autentica, sono felici nonostante tutto, perché vivono sulla terra l’inizio della felicità del Cielo. Perciò, figli miei, apostoli del mio amore, vi invito a dare esempio di fede autentica, a portare la luce là dove c’è tenebra, a vivere mio Figlio. Figli miei, come Madre vi dico: non potete percorrere la via della fede e seguire mio Figlio senza i vostri pastori. Pregate che abbiano la forza e l’amore per guidarvi. Le vostre preghiere siano sempre con loro. Vi ringrazio!”.

BUONA PASQUA

  PER TUTTI VOI: BUONA PASQUA E TANTA GIOIA, HALLELUJAH!