14
ott
2010
Carnefici, malati dentro che continuarono a commettere delitti dopo aver scontato trent'anni di galera, rimessi dentro e riusciti di nuovo uno di loro due commise altri delitti, smise con la morte.
Non mi permetto di giudicare questi due uomini, a questo ha già pensato Dio, penso semplicemnte che un delitto così grave va punito con l'ergastolo. Questa è gente che va chiusa e messa nelle condizioni di non delinquere più. Questi fatti di allora non credo che siano arrivati nelle pagine di cronaca nazionale, ma penso che si siano fermati alla cronaca locale. Oggi con la televisione, con internet, un fatto del genere si conosce in pochi secondi in tutto il mondo, riempie di sdegno, d'angoscia una moltitudine di persone, ma cosa provoca nella mente di altri depravati?
Mi chiedo se il martellamento continuo giono dopo giorno di un avvenimento così tragico non provochi desiderio di imitazione? Sento dire che possiamo cambiare canale, ma se su tre emittenti su tre fanno lo stesso programma puoi solo chiudere e andare via. Bene, chi è sano di mente lo fa, ne sono convinto, ma chi non lo è pensa di chiudere il televisore e andare via? Si riempiono la bocca del diritto di cronaca, ma il diritto di scavare nel dolore di una mamma, di un padre che ha perso un figlio, in un evento così tragico chi glielo da? La cosa peggiore è che mentre qualcuno fa notare che potrebbero anche non martellare la gente i registi di queste cosiddette trasmissioni continuano a fare anadare immiggini su immagini, in sostanza non gli importa niente, quello che conta è l'ascolto.
Di ascolto poi ne fanno tanto e allora mi chiedo a che punto di malattia mentale è giunta oggi la società se non è capace di buttare via il telecomando?
(francesco)
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