Il Vangelo della Domenica
01
dic
2012
I^ Domenica d'Avvento anno C
Lc
21,25-28.34-36 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e
sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei
flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò
che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno
sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
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Questa
domenica ci troviamo davanti ad un linguaggio apocalittico, tutto uno
sconvolgimento di pianeti per dire la venuta del Signore, per dire
l'avvento del Regno di Dio (cosa molto buona). Anche durante la morte
del Signore in croce avvengono cose spaventose come ad es. il terremoto,
ma si squarcia in due pure il velo del Tempio: abbiamo, grazie a Gesù,
l'accesso diretto a Dio; i morti risorgono, si levano dalle loro tombe,
alzano la testa. Anche noi siamo invitati a levarci, ad alzare la testa
dalla nostra quotidiniatà, dai problemi di tutti i giorni, dalla
tristezza che ci pervade, dalla insofferenza, dal nostro lasciarci
vivere, per andare incontro al Signore. Proprio stamattina, anzi pochi
minuti fa posso dire, mi dicevo che troppe volte non ci rendiamo conto
delle cose più semplice, quelle cose che ci dicono grandi verità. Stavo
pulendo delle piantine dalle erbacce e mi sono reso conto che puzzavano,
certo sapevo già che le erbacce puzzano, ma non avevo mai pensato al
fatto che le erbe che si possono mangiare, anche se amare, non puzzano
mai e mai le erbe commestibili soffocano altre piantine, crescono
accanto, crescono insieme, godendo insieme del sole; le erbacce invece
non solo puzzano, ma spesso soffocano le piccole piante non facendole
crescere o addirittura facendole morire. Un pò come la nostra fede: la
fede è piccola dentro di noi, ma se viviamo nel male essa soffoca e
muore, se invece viviamo nel bene essa cresce facendosi sempre più
forte. Non lasciamoci dunque soggiocare dalla paura di quello che potrà
succedere, viviamo secondo l'invito di Luca: alziamo la testa, leviamoci
e andiamo incontro al Bene.
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