Il vangelo della Domenica
07
dic
2012
Lc 3,1-6 - II Domenica di Avvento anno C
Nell'anno
decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era
governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo
fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca
dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio
scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta
la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il
perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta
Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sia riempito, ogni monte e
ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi
impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
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Tutti
i nomi elencati in questo brano ci danno una identificazione su un
preciso momento storico, il linguaggio usato ci dice che finalmente c'è
un nuovo vero profeta. Mi sono messo a contarli, i nomi sono sette, il
numero sette nella Bibbia vuole dire perfezione, forse Luca ci vuole
dire che non poteva essere un momento diverso se non quello, come dirà
anche Paolo, riferendosi a Gesù, in Galati 4: -"Quando venne la pienezza
del tempo (...)". La pienezza del tempo è venuta, è tempo che
ascoltiamo l'appello di Giovanni. Siamo soliti costruire montagne se
riceviamo del male, burroni se qualcuno osa dare un giudizio su di noi,
strade impervie se osano pensarla in maniera diversa da noi. Camminiamo su terreni accidentati costruiti da noi stessi!
Giovanni ci invita a guardare la nostra vita da un punto di vista
diverso, ci invita a guardare non fuori, ma dentro di noi, perché Dio ha
stabilito la sua dimora proprio dentro il cuore dell'uomo! Pochi
giorni fa, subito dopo la Messa, è entrato un signore in sacrestia come
un treno in corsa: - "Padre Antonio? io non mi sento di pregare il
Padre Nostro, perché mi sembra una bestemmia, noi invitiamo Dio a fare
una cosa cattiva, noi gli diciamo di perdonarci come noi perdoniamo, ma
noi non perdoniamo, quindi invitiamo Dio a non perdonare! Noi non
possiamo pregare Dio a fare qualcosa contro di noi!". - Il parroco ha
sorriso: - "Ecco allora comincia a perdonare". --Non ho sentito altro perché intento a fare altro mi son dovuto allontanare, ma ho continuato a pensare a quel signore che finalmente comincia ad avere chiara la preghiera del Padre Nostro. Bisogna che si cominci a pensare in maniera diversa, la conversione è un cambio di mentalità, bisogna che si cominci ad ascoltare la voce del cuore (il cuore: è proprio li che abita Dio) e non lasciare che si perda nel nulla del deserto. Lascia o Signore che la voce del mio cuore faccia eco nelle mie orecchie! (francesco)
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