domenica 29 settembre 2019

Scritto 28/09/2013

Il Vangelo della Domenica


28
set
2013
XXVI Domenica del Tempo Ordinario (C) Lc 16, 19-31
C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi». 
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Il coniuge che soffre in silenzio, il figlio che lesina di trascorrere mezz'ora con l'uno con l'altro genitore, il bisognoso di una parola di conforto, chi soffre la solitudine per mancanza di amicizie  e chi la soffre perché sostiene idee diverse da tutti gli altri, il bisognoso di cibo e di mezzi di sostentamento, il bisognoso di una carezza, l'ammalato o l'anziano abbandonato è Lazzaro. Colui che brama incontrare Dio e che cerca risposte che non trova è Lazzaro. Il ricco senza nome siamo tutti quelli che ci nascondiamo dietro la Parola di Dio senza smuovere un chiodo. Siamo tutti coloro pieni del nostro. - "Non ho bisogno degli altri e di niente". In realtà possiamo solo salvarci se ci mettiamo a disposizione di tutti  costoro: unico Lazzaro che porta la croce insieme a Gesù. In tutti i tempi, soprattutto i nostri, i poveri alzano il loro grido disperato, ma i ricchi sanno munirsi di potenti auricolari per ascoltare altro. La ricchezza sa anche essere aggressiva e violenta e lasciare i poveri senza risorse e senza diritti. Siamo capaci di togliere anche il diritto alla vita non capendo che la morte del povero comporta la morte eterna del ricco. Il povero esiste per la salvezza del ricco, sta al ricco rendersene conto durante la vita, non dopo. 
(diac.Francesco)

4 commenti:

sinforosa c ha detto...

Una bellissima riflessione sul Vangelo odierno. Buona domenica.
sinforosa

francesco ha detto...

Scritto quasi 6 anni - 3 mesi "Sinfo" , adesso postare, ma non riesco per capire le parole giuste, ancora leggo. Piano piano arrivo…………...grazie con tanta gioia!

Franca ha detto...

Buona settimana Francesco. Riflessioni che legano l'uomo all'esistenza. Un abbraccio dall'anima.

francesco ha detto...

Buongiorno Franca, cerco per meditare, la mia vita non é semplice, ma sempre Tanta gioia!

BUONA PASQUA

  PER TUTTI VOI: BUONA PASQUA E TANTA GIOIA, HALLELUJAH!